Era il 1516 quandoGiovanni de'Medici, il figlio diLorenzo ilMagnifico che il 19 marzo del 1513 aveva ricevuto la corona papale con il nome di Leone X, indisse un concorso perché si realizzasse finalmente la facciata della basilica brunelleschiana di San Lorenzo, luogo di sepoltura dei suoi avi: Michelangelo ne risultò vincitore, ma il progetto, del quale esistono numerosi studi e un celebre modello ligneo conservato alla Casa Buonarroti, non andò mai in porto. Se non poté dunque compiere l'opera che sarebbe stata, nelle sue stesse parole, "specchio di tucta Italia", all'interno del complesso mediceo, il maestro lasciò tuttavia un'impronta indelebile progettando, oltre alla bellissimaTribuna delleReliquie posta nella controfacciata della chiesa, la Biblioteca Medicea Laurenziana, con la sua suggestiva scalinata e la splendida sala di lettura, e la celeberrima SacrestiaNuova, destinata ad accogliere i resti del padre e dello zio del pontefice, Lorenzo e Giuliano, di suo fratello Giuliano duca di Nemours e di suo nipote Lorenzo duca di Urbino. A questi capolavori di Michelangelo è dedicata la mostra curata da Pietro Ruschi, con un'indagine che attraverso disegni e corrispondenze ricostruisce, sullo sfondo di unmomento cruciale nella carriera dell'artista, le sue intenzioni, lo sviluppo dei progetti, il farsi concreto delle architetture. Un'intera sezione è inoltre dedicata a un progetto menzionato nei documenti ma mai realizzato, quello di una "libreria secreta": per restituirne un'immagine la Biblioteca Medicea Laurenziana presta a questa parte del percorso espositivo, oltre a un contributo in catalogo della sua direttrice Franca Arduini, alcuni fra i codici più preziosi della straordinaria collezione avviata nel Quattrocento da Cosimo il Vecchio.