Nel '68 Olivier Clément, professore francese, autore di celebri pamphlet e saggi, incontra a Istanbul il Patriarca Atenagora, massima autorità del clero ortodosso. Persone dalle storie molto differenti, appartenenti a generazioni e mondi diversi: l'uno alla Francia laica del secondo dopoguerra e della contestazione; l'altro all'Oriente cristiano, radicato sulla rive del Bosforo, nell'antica Bisanzio, divenuta la Istanbul dei sultani ottomani e della Repubblica di Kemal Atatürk. L'incontro permette di far conoscere, tramite una lunga intervista, la forza profetica di Atenagora, uomo dedito all'unità tra i cristiani e al connubio tra spirito e modernità. La non opposizione Oriente-Occidente, il loro bisogno di fecondarsi reciprocamente sarà il compito che feconderà il pensiero di Clément per tutta la vita. Questa è la storia di un incontro in cui intervistato e intervistatore, da due punti di vista diversi, cercano di rispondere insieme alle grandi domande d'un mondo che attraversava una crisi epocale. Lo sfondo del '68 accese i toni dell'incontro. La protesta, che sembrava essere iconoclasta, venne letta come grande istanza di giustizia, come desiderio di ritrovare una pienezza anche spirituale.