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Oltre i grattacieli: appunti di viaggio­Beyon the skycrapers: travel diary

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Codice: 661821818707166

Editore: Alinea Editrice

Categoria: Architettura

Ean13: 9788860553041

A cura di M. Rossi. Testo Italiano e Inglese. Firenze, 2008; br., pp. 84, ill. b/n e col., cm 25x18.

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L'architettura è un'arte formale e tra queste ultime è quella spaziale per eccellenza: essa si occupa della trasformazione dello spazio con forme in relazione tra loro. Per risolvere i problemi che sono alla base di un qualsiasi progetto occorrono conoscenze diverse e creatività. Questa è il frutto della rielaborazione di conoscenze pregresse con nuove esperienze, attraverso l'uso di linguaggi e strumenti di rappresentazione specifici. Al di là del disegno, principale linguaggio espressivo dell'architettura, lo studio della disciplina implica contenuti molto diversi, e gli studenti sono chiamati ad affrontare materie che all'inizio possono sembrare astratte o lontane tra loro, ma che talvolta hanno relazioni più strette di quello che potrebbe sembrare. Pensare al futuro implica sempre un riferimento al passato: per questo la storia si può affiancare alla matematica, i cui modelli sono capaci di spiegare la definizione formale di suggestioni innovative che scaturiscono da un processo di ricerca continuo, che parte da modelli sedimentati. Così le conoscenze di base trovano la loro naturale conclusione nel progetto, che si sviluppa attraverso il disegno, capace di dare forma e rappresentazione alle idee. Il viaggio di studio è una componente didattica tradizionale della formazione dell'architetto. L'osservazione dal vero offre spunti che gli architetti annotano nei loro taccuini, dove disegni veloci accumulano appunti, studi e intuizioni. Se nel Rinascimento la meta obbligata era Roma, per capire le tendenze dell'architettura contemporanea, sono importanti anche le premesse e gli sviluppi novecenteschi nel contesto internazionale, come la Scuola di Chicago e il mondo americano. Così abbiamo pensato che i risultati di un viaggio di studio nel mid-west americano, concluso con un breve ma intenso laboratorio alla Knowlton School of Architecture dell'Ohio State University, potesse offrire un'immagine significativa dei contenuti e dell'organizzazione della didattica dei corsi di laurea, illustrando ad altri studenti le motivazioni e le relazioni tra materie diverse. Allo stesso tempo la pubblicazione del materiale raccolto ed elaborato dagli studenti per la preparazione del seminario internazionale, insieme ad alcune note introduttive che rimandano direttamente a ricerche in corso, vuole dare conto di un'esperienza didattica inconsueta, che gli studenti hanno vissuto a contatto con studenti di facoltà e/o lingua diversa, quindi di formazione e preparazione differente. Da parte degli studenti, la maggior parte dei quali non aveva ancora terminato il primo anno di studi, la preparazione del viaggio ha richiesto una ricerca preliminare sull'architettura del novecento americano, a partire dagli esordi della Scuola di Chicago, che ha integrato gli spunti dei seminari del corso di disegno. Con il loro esame di disegno, gli studenti della facoltà di Architettura di Parma raccontano quindi l'architettura della scuola di Chicago e le sue successive derivazioni, sino a più recenti sperimentazioni formali e la loro rielaborazione progettuale, svolta in piccoli gruppi con studenti dell'Università di Firenze e dell'OSU. Gli appunti di viaggio hanno fornito spunti di ricerca sugli spazi e le forme dell'architettura, che ognuno ha rielaborato in modo autonomo nel progetto come nello studio dell'architettura attraverso il disegno. Tutti, studenti e docenti, hanno quindi dato un loro doppio contributo nella ricerca preliminare e nella successiva rielaborazione. Non è mai facile illustrare ad altri il proprio lavoro, riassumendone i presupposti e le potenzialità, ma le immagini non richiedono alcuna traduzione: il disegno, linguaggio universale dell'architettura, è il primo strumento di comunicazione, dal quale nascono tutte le altre modalità di rappresentazione. Il viaggio è una ricerca nella quale ognuno rielabora in modo autonomo un bagaglio di conoscenze preliminari. Abbiamo scelto il disegno per raccontare un percorso didattico comune. Contenuto: Presentazione - Didattica di frontiera (Paolo Giandebiaggi); Introduzione - Dopo Euclide (Michela Rossi); Matematica antica e architettura classica (Sylvie Duvernoy); Numeri e forme - la matematica di oggi (G. Ferrero e C. Cotti); Le isometrie: dalla matematica all'architettura (Donatella Bontempi); Strutture reticolari negli appunti di Leonardo da Vinci (Sylvie Duvernoy); Geometrie dello spazio immaginario: le ricerche di Escher e Fuller (Michela Rossi) - Geometry or Architecture? Polyhedron lattices in M. C. Escher's and B. Fuller's work (Michela Rossi); Avanguardie storiche ed espressionismo: una premessa all'architettura contemporanea (Erika Alberti); Le "altre" geometrie in architettura (Cecilia Tedeschi); "The Bean": la costruzione e la modellazione (Cecilia Tedeschi); Bibliografia di riferimento; Architetture; Design Charrette at OSU a cura di Sylvie Duvernoy e Kay Bea Jones; Italian Grand Tour-ists in the American Midwest (Kay Bea Jones); Un Grand Tour alla rovescia (Sylvie Duvernoy); Alumni Center at OSU (Kay Bea Jones) Charrette Michela Rossi inizia la propria attività di ricerca nel 1984 nel campo del Rilievo in occasione della tesi di laurea, occupandosi di Archeologia Industriale e in particolare delle relazioni tra l'architettura e il territorio e delle problematiche del recupero degli opifici dismessi. A questo filone di ricerca dedicato alla trasformazione storica del paesaggio, che prosegue con lo studio delle pievi del Mugello e della Val di Sieve e con una ricerca in corso sul sistema dei canali nel parmense, si affianca una ricerca sui caratteri specifici dell'architettura padana. In particolare, M.R. si interessa ai palazzi bolognesi, studiandone il portico come elemento caratterizzante e si dedica all'approfondimento del tema scelto per la tesi di dottorato, relativo all'articolazione formale del disegno del paramento murario in laterizio e sull'uso del laterizio nell'ornamento del paramento murario di facciata.

  • Soggetti: Edilizia e Materiali, Saggi (Arte o Architettura), Storia dell'architettura
  • Anno: 2008
  • Dimensioni: 25x18 cm
  • Spessore: 7 mm
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