La città è certamente un elemento fondante dell'identità europea, dell'idea di Europa. Storicamente il territorio europeo si distingue per la fitta rete di insediamenti, di città che lo punteggiano, anche oggi che globalmente ci si interroga sul destino della città, i fenomeni urbani europei appaiono piuttosto omogenei e moderati se comparati alle realtà degli altri continenti. La città europea costituisce un riferimento e spesso anche un modello nella definizione dello spazio urbano di ogni luogo. I fenomeni urbani contemporanei, megalopoli, città-regione, sprawl, mettono in crisi l'idea di città, la sua identità. Tuttavia la realtà dell'economia e della cultura globale non abbandona i centri urbani come si prevedeva, anzi accentra i propri servizi nei luoghi storicamente simbolici e crea una strategica rete di città transnazionale. In Europa in particolare, gli stati nazionali hanno perso progressivamente rilevanza rispetto al sistema economico, che viene sostenuto principalmente da alcuni grandi agglomerati urbani, spesso transfrontalieri, in questo senso a partire dal 1989 si può notare una trasformazione da un'Europa di nazioni ad un' Unione Europea di città. Contemporaneamente la dispersione insediativa ha trascinato la disciplina architettonica in una nuova dimensione nella quale si è dovuto necessariamente utilizzare approcci multidisciplinari, a scapito dei meccanismi propri con i quali l'architettura produce direttamente la città. In questa dimensione il progetto fatica a porsi come strumento operativo. In italia in particolare gli studi e le pratiche di pianificazione negli ultimi venti anni si sono rivolte al governo del territorio, promuovendo un'urbanistica fatta di sistemi normativi e pratiche gestionali, sottovalutando gli aspetti immanenti della pratica architettonica e annullando il ruolo del progetto come struttura. Enormi quantità edilizie vengono prodotte con strumenti minimi di controllo, configurando scenari insediativi problematici e insostenibili. Questa cultura si allontana decisamente proprio dalla tradizione italiana degli studi urbani degli anni '60 e '70, nella quale i protagonisti del tempo, come Saverio Muratori, Gianfranco Caniggia, Aldo Rossi, Ludovico Quaroni, Giuseppe Samonà, ponevano la questione urbana e la sua continuità alla base della ricerca architettonica, e viceversa. Eppure l'evidente difficoltà di proseguire una pratica di insostenibile dispersione nel territorio europeo, porta in primo piano concetti quali: concentrazione, densità, scala, progetto urbano. In questa chiave appare interessante indagare quella particolare dimensione in cui il rapporto tra architettura e città è espresso in maniera diretta, analizzando la pratica contemporanea del progetto urbano e le trasformazioni legate ai grandi eventi mediatici; questa è la volontà del volume ed anche la necessità della riflessione che stimola.. Il testo affronta il problema della definizione della nuova realtà urbana determinata dall'erosione della città europea e dalla conseguente crisi del progetto. L'analisi di forme e processi in atto nei fenomeni urbani propone la concezione di una città per frammenti che può costituire un probabile modello di trasformazione e ridefinire il ruolo del progetto nello scenario urbano contemporaneo. Contenuto: Prefazione di Giovanni Caudo; Premessa; capitolo primo L'esplosione della città e la crisi del progetto - 1.1 La dispersione urbana e l'equivoco della fine della città - 1.2 Il progetto della dispersione nel ventesimo secolo - 1.3 Dinamiche urbane contemporanee; capitolo secondo - Le nuove forme della città europea - 2.1 Euralille vs Berlino. Due nuovi paradigmi nella costruzione della città - 2.2 Lo stereotipo della città europea - 2.3 Definizione del modello di città europea - 2.4 Teorie e tendenze in relazione al modello della città europea - La Continuità col modello - New Urbanism - Stati Uniti ed Europa - Urban Renaissance - Rogers e l'Urban Task Force - L'innovazione del modello - Le project Urbain - Le Trasformazioni urbane in Francia - Open block - Evoluzione del blocco - La città dialettica - Oswald Mathias Ungers - L'erosione del modello - Neo cluster city - i nuovi villaggi urbani - La città trasversale - densificazioni e infrastrutture - After Sprawl - i paesaggi della dispersione; capitolo terzo La città degli eventi - 3.1 La città europea e i grandi eventi - 3.2 La città degli eventi come modello - 3.3 Casi: Barcellona - Forum Universale delle Culture 2004 - Lisbona - Expò internazionale 1998 - Londra - Giochi Olimpici 2012 - 3.4 Un bilancio dei tre casi; capitolo quarto Un nuovo scenario - 4.1 Una nuova dimensione urbana - 4.2 Ancora una città per parti - 4.3 L'arte urbana della scoperta - 4.4 Scenari di progetto - Bibliografia