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La violenza e Montaigne

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Codice: 667163436573516

Editore: Mimesis

Categoria: Filosofia

Ean13: 9788857551067

Sesto San Giovanni, 2018; br., pp. 430. (Collana di Filosofia Premio «Domenica Borello». 1).

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L'opera di Michel de Montaigne segna il germogliare della riflessione filosofica moderna sulla soggettività. Ma nei "Saggi", scritti in un frangente tra i più cupi e violenti della storia europea, è anche possibile scorgere un percorso parallelo, volto all'individuazione dei fondamenti pacifici dei rapporti umani. Attraverso l'analisi della storiografia, la precisa contestualizzazione del processo di elaborazione dei "Saggi" e soffermandosi estesamente sulle categorie di scetticismo, tolleranza e pluralismo che strutturano il suo discorso filosofico, questo libro descrive il legame di Montaigne con la violenza e l'originale forma di irenismo tratteggiata per arginarla. Sullo sfondo delle grandi questioni dell'epoca - di ordine politico-militare e giuridico, culturale e pedagogico - viene così definendosi il profilo di un pensatore che, in continuo dialogo con la tradizione classica e rinascimentale, ha cercato di rifondare un ideale di umanità morale che non deve essere considerato perduto. Prefazione di Philippe Desan.

  • Autori: Baglivo Federico
  • Anno: 2018
  • Dimensioni: 17x24 cm
  • Spessore: 31 mm
  • Peso: 2 Kg
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