Codice: 352801854184151
Editore: Spirali/Vel
Categoria: Economia - Diritto
Ean13: 9788877708267
Milano, 2008; ril., pp. 195, cm 15x21,5. (L'Alingua. 313).
AGGIUNGI AL CARRELLOSolo uno disponibile
Estratto del libro Cari lettori, questa non è un'introduzione ottimistica, di uno che finge di non vedere i guai, come se bisognasse stamparsi sulla faccia un sorriso per ordine del medico dell'economia, mentendo a se stessi. Ovvio. Non bisogna dire bugie: stiamo vivendo un momento pericoloso ed epocale, e c'è poco da stare allegri. Però la speranza non è solo un dovere morale, ma è una medicina realistica, dà energie, ci impedisce di scivolare nel fatalismo. Lasciate che vi spieghi, pacatamente, senza occultare le mie preoccupazioni, perché... Quarta di copertina Stiamo vivendo un momento epocale e pericoloso. Ma la speranza non è solo un dovere morale, ma è una medicina realistica, dà energie, ci impedisce di scivolare nel fatalismo. L'ideologia che ha partorito i titoli avvelenati è un impasto del cinismo di alcuni banchieri e finanzieri che hanno inteso la ricchezza come un'accumulazione di castelli di carta. Ci sono funghi velenosi, ma non è colpa loro, sono un fatto di natura. Invece i titoli tossici sono un fatto anche di malavitosità, sono un veleno iniettato nel sistema. Si tratta di strumenti finanziari vecchi in taluni casi di vent'anni, infiorettati e rimpacchettati di volta in volta perché paressero appetibili, ma indiscutibilmente frutto di un'ideologia nefasta. Non mi riferisco al "liberismo" o financo al "capitalismo". Si tratta di tutt'altro. Qui il capitalismo proprio non c'entra. Il capitalismo o è etica o non è. (Giampiero Cantoni)