Otto racconti ambientati negli anni cinquanta in luoghi emblematici del profondo Sud, quali la sala da barbiere e la cantina. Sullo sfondo la civiltà contadina di Aliano, paese che ha dato i natali all'autore e terra di confino per Carlo Levi. Un'umanità sofferente e variopinta è il filo che lega i racconti: su essa incombe l'invincibilità del destino per una " terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma un dolore terrestre che sta per sempre nelle cose " (Cristo si è fermato a Eboli, Carlo Levi). Le espressioni dialettali o i soprannomi dei protagonisti, come pure la descrizione degli oggetti quotidiani, sono un omaggio alla tradizione del racconto orale, le cui suggestioni rimandano ai racconti di Italo Calvino e ai narratori latino-americani.