Gli autori di questa antologia, come i signori bianco vestiti col cappello in testa, sono partiti dai loro personalissimi ingredienti. Vicende autobiografiche; cimenti di fantasia estrema; storie crude come le ostriche e nere come la faccia degli spazzacamini; canti d'amore alla città di Bologna; la passione in tutte le salse, anche quelle più piccanti; i sentieri dolci, ma a volte improvvisamente impervi, della memoria e delle radici; le domande sul senso della vita. Usciti dal forno degli chef della fantasia sono diventati piatti per tutti i gusti: piccole porzioni da nouvelle cuisine che ti lasciano il desiderio di altri assaggi oppure porzioni da camionisti con digestioni più lente ma ugualmente capaci di farci sperimentare il wellness del cuore.