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Narrativa e letteratura

L'idea che uccide. I romanzieri dell'anarchia tra fascino e sgomento

€ 10,00 € 15,00 33%

Codice: 127033459308508

Editore: Nerosubianco

Categoria: Narrativa e letteratura

Ean13: 9788832035032

Cuneo, 2018; br., pp. 108. (Le Bandiere. 20).

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Lo spettro dell'anarchia turba, tra Otto e Novecento, il borghese europeo e tanto più gli scrittori, indecisi tra fascinazione e avversione. L'idea che uccide esplora, lungo una rete di percorsi intrecciati, una varietà di trame e personaggi romanzeschi nei quali riversarono la loro ambivalente curiosità per il mondo anarchico scrittori come De Roberto e Oriani, Valera e De Amicis, Cena e Bacchelli, Turgenev e Dostoevskij, Zola e Bourget, Tolstoj e Léon Bloy, Conrad e Orwell, Pea e Vittorini, assieme a numerosi altri (di cui alcuni poco noti come Leda Rafanelli, o ignoti come Antonio Agresti), fino a Savinio e Sciascia, a Gianna Manzini e a Maurizio Maggiani. Emerge dalle loro pagine una ricca galleria di figure e situazioni, dalle quali ogni scrittore - anche quando appare intimorito - è segretamente stregato, affascinato dal miraggio di un paradiso in terra o di una catastrofe giustiziera, di un evangelo laico o di una praticabile utopia.

  • Autori: Di Grado Antonio
  • Anno: 2018
  • Dimensioni: 17x24 cm
  • Spessore: 8 mm
  • Peso: 1 Kg
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