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X-scapes

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Codice: 882701194250842

Editore: Alinea Editrice

Categoria: Viaggi - Guide turistiche - Mappe

Ean13: 9788860550088

Firenze, 2006; br., pp. 104, cm 17x23. (Segni Disegnati. 14).

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Sommario X-SCAPE: Premessa - urban-SCAPE: Limitare il Caos - La Città Compatta - Metropoli - Sprawl - design-SCAPE: Hortus Conclusus - Il Giardino Italiano - Il Parco del Principe / La Metafora del Potere sul Territorio - Il Giardino Paesaggistico / Il Pittoresco - Il Parco Urbano - Layers 32 - Il Giardino in Movimento - agri-SCAPE: Modificare per sopravvivere - Cultura Materiale Extraurbana - Palinsesti Agricoli - Piccola Scala - Grande Scala - Vite e Olivo - coast-SCAPE: Il Paesaggio Costiero - Temporaneità - Corridoi e Reti - wilder-SCAPE: Paesaggio Naturale/ Terzo Paesaggio - hybrid-SCAPE: Architettura vs Natura - Land-Art / Walkscapes - Alles ist Landschaft - Paesaggi Metropolitani - Mixitè - Individualità - Nuove Prossimità - Supersuperficie - No-Stop City - Griglia-Pixel - A View from the Road - Nuovi Abitanti - Paesaggio Globale - Artificial Landscape - Pieghe - Landform Architecture - Agri-tecture - X-scape - Bibliografia Parlare di paesaggio oggi vuole dire riconoscere come oramai l'intera superficie della Terra direttamente o indirettamente sia il risultato di trasformazioni umane, compresi quel deserto o quelle distese di ghiaccio delle calotte polari, che fino a qualche tempo fa ritenevamo pura natura incontaminata, ultima frontiera indenne dall'antropizzazione generalizzata del pianeta. Lo scioglimento accelerato dei ghiacciai e l'incipiente desertificazione di molte aree del globo dovuti all'effetto serra sono in effetti altrettanti progetti scellerati di produzione di paesaggio a scala planetaria. Possiamo allora provare a leggere queste trasformazioni operate dall'uomo sulla superficie del pianeta riassumendole secondo alcune tipologie, (urbano, disegnato, lavorato, costiero, naturale) ben coscienti della genericità di tali distinzioni, e della relativa dipendenza dalla variabile tempo (storico e meteorologico), che hanno reso tale superficie un complesso e dinamico palinsesto. To speak of landscape today means to acknowledge that all the Earth's surface is directly or indirectly the product of human transformations-including the deserts and the polar ice caps which, until a short time ago, we considered pure, uncontaminated nature, a last frontier untouched by the generalized humanization of the planet. The accelerated melting of the glaciers and the incipient desertification of many areas of the globe due to the greenhouse effect are, in effect, wrongheaded projects for producing landscape on a planetary scale.To interpret the changes wrought by humankind on the earth's surface we can try to arrange them in four categories-although such distinctions are necessarily vague and must be adjusted to account for the variables of what Italians call tempo-a term embracing everything from history to weather-which have made that surface a complex and dynamic palimpsest.

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