Racconti di terre, non una soltanto, tutte con proprie specificità. Racconti di mani, come quelle che secoli fa raffiguravano nelle caverne l'animale che forniva cibo e il dio cui affidarsi. Racconti di facce, viatico all'incontro con le diversità dell'uomo d'oggi. Le pietre del passato attendono solo di essere fotografate. L'uomo no. neanche quello che pare viva ancora come al tempo in cui vennero realizzate le opere antiche che ci attraggono. Non sta immobile e manifesta sentimenti che spesso non capiamo. Anche questo è richiamo e sfida per viaggiare.