Attorno al massiccio montuoso della Majella si è sviluppata quella cultura umana che ha permesso al poeta pescarese Gabriele d'Annunzio di definire "forte e gentile" l'Abruzzo. Animali affascinanti e sapori speciali; edifici antichissimi e foreste impenetrabili; cime a ridosso del cielo e tradizioni millenarie: il Parco Nazionale della Majella è il custode e il promotore di questo dialogo unico fra generazioni di uomini e una natura potente al centro della Penisola. Questo volume (dopo quelli dedicati ai Nebrodi e alle Prealpi Giulie) racconta il rapporto fra le attività dell'uomo e la natura; descrive la collaborazione fra il Parco Nazionale della Majella e Snam nel pensare e realizzare negli anni passati una colossale opera ingegneristica - un metanodotto che attraversa l'area protetta e poi nel ripristinare l'ambiente tutelandolo. L'esperienza della posa della conduttura, integrata nell'ambiente fino a essere invisibile, ha consentito, in modo concreto, di documentare come un'infrastruttura imponente e indispensabile all'Italia che si evolve può diventare un modo efficace per tutelare la flora caratteristica, gli animali e il paesaggio, ma anche uno strumento per promuovere un territorio, le attività umane e le testimonianze del passato. Illustrazioni d'autore, fotografie, la narrazione delle vicende della storia umana e delle unicità naturalistiche permettono al lettore di conoscere un modo inconsueto di declinare la locuzione "crescita sostenibile".