Il libro, incentrato sull'attività del disegno e sul suo valore progettuale, presenta una carrellata di opere realizzate da 28 grandi artisti contemporanei, tra i quali Claudio Parmiggiani e Jeff Gauntt, Giovanni Manfredini e Andrea Martinelli, Joseph Beuys e Mimmo Paladino. Il curatore vuole rendere omaggio al disegno, momento soprattutto mentale, intimo, che costituisce il punto essenziale, il vero travaglio del processo creativo dell'opera d'arte: nel momento del disegno, infatti, l'artista riesce a dare un nome all'essere spirituale delle cose, ad alleviare quel senso di inquietudine, a volte di dolore, che spesso si lega alla creazione. Il punto di riferimento per la scelta compiuta da Finelli, almeno dal punto di vista concettuale, è il magistero del grande Pontormo, l'artista che più di ogni altro ha interpretato il disegno come forma d'indagine tormentata e consapevole.