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Quattro per quattro. Quattro interventi d'artista per il quartiere quattro

€ 10,00

Codice: 35248743583218

Editore: Gli Ori

Categoria: Pittura

Ean13: 9788873361213

A cura di Minunno L. e Pierini M. Pistoia, 2005; br., pp. 64, ill. b/n e col., cm 15x21. (Chen Zhen).

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4 x 4 Quattro interventi d'artista per il quartiere 4 è il titolo del volume editato da Gli Ori che documenta gli interventi d'artista proposti dal Centro Arte Contemporanea del Palazzo delle Papesse di Siena per il Quartiere 4 di Firenze. Quattro esperienze artistiche internazionali di particolare ineteresse: Chema Alvargonzalez, Vittorio Corsini, Filippo Frosini, Timet e Stefano Passerotti, per quattro spazi fiorentini di particolare pregio: la Limonaia di Villa Strozzi, la Villa Pandolfini, il parco di Villa Vogel e il parco di Villa Strozzi. Il volume, a cura di Lorenzo Fusi, Lucia Minunno e Marco Pierini, raccoglie testi di Chema Alvargonzàles, Mario Bencivenni, Lorenzo Brusci, Lorenzo Fusi, Lucia Minunno, Marco Pierini. Lorenzo Fusi propone un'attenta lettura dell'opera dello spagnolo Alvargonzàlez (Im)possibile: "L'artista lavora apparentemente con la superficie, con la scorza dell'architettura - così scrive - In realtà penetra all'interno dell'intercapedine che esiste fra i due edifici, l'antico e il moderno, che si abbracciano in un gioco di scatole cinesi. Lo iato che esiste fra le due fasi costruttive è come un punto di sospensione. Dura il tempo di un soffio, Il lavoro di Alvargonzàlez muove dal confine fra passato e presente, per propagarsi attraverso un solare alone di luce gialla. Una luce di un gioioso giallo limone. E' come se la struttura restituisse finalmente tutto il calore e la luce assorbiti nel corso degli anni. Diviene essa stessa fonte di vita. Contagiosa, irradia una calma certezza: il miracolo si compirà e, ancora, l'impossibile tornerà a essere possibile...". Marco Pierini analizza l'installazione di Vittorio Corsini, dal titolo I have a head Perché siamo qui? e collocata nel salone di Villa Pandolfini affrescato dal pittore quattrocentesco Andrea del Castagno: "La contemplazione delle effigi degli uomini famosi ambiva a fornire, nel Rinascimento, una soluzione all'interrogativo ora ripropostoci da Corsini, L'unica risposta, per quanto parziale, che possiamo aspettarci oggi non deriva da modelli ai quali assomigliare o da esempi da ripercorrere, ma consiste nella domanda stessa, nel nostro ‘entrarvi dentro', nel coraggio di profanare l'integrità per assumerla come propria". Cricket è il titolo dell'opera di Filippo Frosini di cui scrive Lucia Minunno: "Un verdissimo grillo in vetroresina, di proporzioni giganti (sui sette metri di lunghezza totale), omaggio monumentale (ma affabile, senz'aura) a una bestiola raramente visibile nonostante la sua costante presenza sonora nella vita estiva del prato. L'opera rappresenta così il doppio paradosso di un insetto - la più minuta delle specie viventi - grande come un dinosauro - la più grande delle specie scomparse - ma leggerissimo a dispetto delle sue dimensioni... Il corpo del grillo gigante che campeggia nel parco di villa Vogel è un'unità che non contiene fisicamente la molteplicità sottesa ai corpi naturali, perché non può, ma alla molteplicità intende alludere, perché parla di tutti i grilli che brulicano invisibili nel prato". "Per il parco di Villa Strozzi - scrive ancora la Minunno - i Timet e Stefano Passerotti hanno concepito un grande progetto in cui storia, botanica, musica, architettura e sound design si intrecciano in un itinerario di tracce sonore e visive mirate a suscitare attenzione, riguardo e memoria dei fasti ottocenteschi del parco". Nella premessa l'Assessore alla Cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi definisce il progetto "di grande interesse artistico", che "si realizza con modalità innovative, testimoniando la positività della costruzione in corso della ‘rete regionale per l'arte contemporanea' promossa dalla Regione Toscana e che vede una moltiplicazione straordinaria di eventi territoriali, sperimentazioni di ‘cantieri d'arte', attivazione di nuovi spazi per fare arte contemporanea". Oltre ad un testo storico sulla villa e il parco Strozzi di Mario Bencivenni, il catalogo si completa di apparati bio-bibliografici e di suggestive immagini degli allestimenti (a cura di Paolo Emilio Sfriso).

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