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B&cxr. Immagini nei Cantieri Riva­images From the Riva Boatyard

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Codice: 269321969875131

Editore: 24 Ore Cultura

Categoria: Cataloghi e monografie

Ean13: 9788871795843

A cura di Officina Italiana Design. Testo Italiano e Inglese. Milano, 2010; ril., pp. 191, 100 ill. col., cm 31x31. (Motta Fotografia).

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Un Mito: Riva - Una Storia: Officina Italiana Design - Una Passione: l'Arte - Due grandi fotografi: Gabriele Basilico e Mario Cresci. Questi i protagonisti di un incontro unico. Un incontro tra chi disegna le linee delle barche Riva, l'esperienza di chi le costruisce e lo sguardo di due artisti, diversi e complementari. Un progetto che descrive con le immagini l'antica tradizione artigianale e la moderna tecnologia industriale. Officina italiana Design, che da 25 anni crea lo stile delle imbarcazioni Riva, celebra il suo omaggio al grande cantiere di Sarnico con un ritratto intimo e simbolico. Fotografie inedite che spogliano la regina della nautica e la mostrano nella sua affascinante natura, tra scenari e dettagli. Un libro dedicato per una collezione di immagini d'autore. Gabriele Basilico, dopo la laurea in architettura, si dedica con continuità alla fotografia. La forma e l'identità delle città, lo sviluppo delle metropoli, i mutamenti in atto nel paesaggio postindustriale sono da sempre i suoi ambiti di ricerca privilegiati. Considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, è stato insignito di molti premi, e le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. "Milano ritratti di fabbriche" (1978-80), è il primo lungo lavoro che ha come soggetto la periferia industriale, e corrisponde alla sua prima mostra presentata in un museo (1983, PAC, Milano). Da allora, Gabriele Basilico ha prodotto e partecipato a numerosissimi progetti di documentazione in Italia e all'estero, che hanno generato mostre e libri. Tra i lavori recenti, "Silicon Valley" (2008, su incarico del San Francisco MoMa), "Roma 2007", realizzato per conto del Festival Internazionale di Fotografia 2008, e "Mosca Verticale", indagine sul paesaggio urbano di Mosca. Il volume Photo Books 1978-2005, riassume e illustra tutti i suoi libri personali e molti dei più importanti libri collettivi. Il suo pensiero è stato raccolto e sintetizzato nel 2007 nel volume Gabriele Basilico. Architettura, città, visioni, a cura di Andrea Lissoni. Mario Cresci dalla fine degli anni Sessanta ha sviluppato un complesso corpo di lavoro che varia dal disegno, alla fotografia, all'installazione. Il suo lavoro si è sempre rivolto ad una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo usando il mezzo fotografico come pretesto opposto al concetto di veridicità del reale. Nel 1969 realizza la prima installazione fotografica in Europa alla Galleria "Il Diaframma" di Milano esponendo, un migliaio di cilindri trasparenti contenenti altrettante fotografie anch'esse trasparenti intese come frammenti del consumismo di allora nel dualismo tra immagini della ricchezza e della povertà. Nel 1968 e nel 1969 tra Roma e Parigi collabora con la Galleria l'Attico ed entra in contatto con Pascali, Mattiacci, Patella e Kounellis, realizzando una serie di performance urbane con due nastri fotografici di contenuto sociale e aderenti all'idea del teatro di strada. Dopo aver diretto dal 1991 al 2000 l'Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, riprende il suo lavoro d'autore. Nel 2004 si è tenuta alla Galleria d'arte Moderna e Contemporanea di Torino la sua prima mostra antologica, "Le case della Fotografia, 1966-2003" a cura di Piergiovanni Castagnoli. Nel 2009 ha curato un libro sul rapporto tra arte e fotografia: "Future Images" per il Gruppo editoriale del Il Sole 24 Ore. Dal 2004 è docente di Teoria e metodo della Fotografia al biennio di specializzazione in Fotografia all'Accademia di Brera di Milano.

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