Con Amedeo VIII le collezioni librarie di casa Savoia si arricchiscono considerevolmente e assumono una precisa fisionomia. Gli acquisti di manoscritti si fanno più fitti e mirati, riflettono i gusti sicuri in campo letterario e figurativo del nuovo conte (poi duca) di Savoia, consapevole più dei suoi predecessori dell'importanza di una ricca biblioteca quale strumento di potere e di prestigio politico e desideroso di competere con gli altri principi europei anche sul piano artistico. Questo volume offre una descrizione completa degli acquisti e delle commissioni fatti da Amedeo VIII e dedica due capitoli all'attività dei suoi più importanti miniatori: Jean Bapteur e Péronet Lamy.