Spedizione in 24h per tutti i libri disponibili

Ecoefficienza per la "città diffusa". Linee guida per il recupero energetico e ambientale degli insediamenti informali nella periferia romana

€ 14,99 € 30,00 50%
Spedizione gratuita

Codice: 864511851421897

Editore: Alinea Editrice

Categoria: Architettura

Ean13: 9788860553546

Firenze, 2009; br., pp. 1808, ill. b/n e col., cm 29x29. (Manuali. Sostenibilità e Ambiente. 116).

AGGIUNGI AL CARRELLO

3 prodotti disponibili

In questo particolare momento dello sviluppo dell'umanità è d'obbligo avere piena coscienza e conoscenza, come architetti in quanto operatori dello spazio, delle responsabilità dirette ed indirette che ci investono nella partecipazione al processo di degrado e distruzione dell'ambiente causata dall'espandersi della città diffusa; dove la partecipazione acritica ha spesso compromesso la credibilità sociale e culturale delle nostre competenze scientifiche ed operative. Nel caso specifico dell'intervento sugli insediamenti informali della fascia periferica romana i problemi che investono la categoria in qualità di attori principali del progetto di riqualificazione ambientale ed ecoefficiente sono problemi che mettono in discussione il modello di sviluppo imposto da norme cogenti e costrittive che, in considerazione del carattere cumulativo dei processi di degrado ambientale, richiamano ad una ammissione di responsabilità, che obbliga i progettisti ad assumere le proprie posizioni etiche e pragmatiche rispetto agli insediamenti informali dimostrando di essere capaci di guidare, intervenire e partecipare al processo, di saldare, collocare e relazionare le infrastrutture e le costruzioni necessarie a una forma urbana di qualità, energeticamente più efficiente in grado di dialogare col suo contesto ambientale senza impatti negativi. Un percorso virtuoso verso una architettura che persegua il massimo rendimento nell'utilizzo delle fonti energetiche e delle risorse rinnovabili, contribuendo all'arricchimento dell'ambiente naturale e antropico, che si prefigga l'ottenimento di condizioni di comfort ideale per lo svolgersi delle attività umane nello spazio, impiegando i mezzi e le risorse strettamente necessarie ad ottenere la qualità ambientale. Nel passato, nel tentativo di risolvere i problemi della città diffusa, priva di reti infrastrutturali, assimilabile a una vera e propria fonte di impiego insensato di risorse energetiche e i conseguenti effetti inquinanti dell'aria, dell'acqua e dei suoli, spesso i problemi si sono aggravati. A questo elenco si aggiunge l'impiego di materiali e tecnologie a volte costose soprattutto in termini ambientali, quando sarebbe possibile, con le stesse risorse economiche, realizzare o riqualificare i manufatti con prodotti ambientalmente più sostenibili. Proprio per questo l'idea che si trova alla base del progetto di ricognizione, realizzato dal Dipartimento ITACA, voluto fortemente dall'Assessorato all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio e dal Comune di Roma, è quella di partire dai quartieri periferici ex-abusivi per mettere a punto una serie di buone pratiche di riqualificazione ambientale a 360 gradi che utilizzino le migliori conoscenze progettuali esistenti. Questa ricerca è stata condotta al fine di definire gli indirizzi progettuali per l'adeguamento bioclimatico, energetico e ambientale dei "Toponimi" romani. I quattro casi di studio scelti, La Storta, Radicelli Consorzio Due Pini, Via del Torraccio e Cava Pace sono stati selezionati in base alle loro differenze, per realizzare una sperimentazione che possa offrire modelli d'intervento il più possibile generalizzabili al resto del tessuto urbano periferico di Roma, con l'obiettivo di aumentare la sostenibilità socio-ambientale delle periferie. Il lavoro di ricerca si è svolto in tre fasi distinte: l'analisi preliminare; la determinazione degli obiettivi, delle strategie, dei criteri relativi all'adeguamento e all'ottimizzazione per una maggiore sostenibilità del sistema edilizio esistente; la definizione delle tipologie d'intervento, tra le quali sono stati identificati come assi principali l'efficienza energetica, l'inserimento delle fonti rinnovabili e un'attenta analisi di fattibilità degli interventi. Dallo studio emerge un insieme completo e organico di metodologie per la sostenibilità ambientale che sono da ritenersi sia uno strumento utile e prezioso per tutti i soggetti che saranno chiamati a intervenire sul territorio urbano, professionisti, tecnici ed Enti Locali, per risolvere in maniera efficace annose problematiche ambientali, la cui soluzione non può più essere procrastinata. Contenuto: PREMESSA F. Zaratti; PRESENTAZIONE S. Dierna; La diffusione dell'ecoefficienza nella città; INTRODUZIONE F. Orlandi Forme sostenibili dell'abitare e del costruire nel recupero edilizio e urbano delle aree periferiche; 1. Struttura ed articolazione della ricerca - 1.1 Metodologia adottata e passaggi logico-cognitivi - 1.2 Ruolo ed elementi del sistema di valutazione - 1.3 Le linee strategiche del progetto eco-efficiente - 1.4 ll sistema dei requisiti prestazionali - 1.5 Metodologia di lavoro: fasi e passaggi del sistema di valutazione - 1.5.1 Prima Fase - 1.5.2 Seconda Fase - 1.5.3 Terza Fase- Diagramma di flusso logico della metodologia applicata; 2. Fase analitica - 2.1 Definizione degli ambiti e dei temi di indagine - 2.1.1 Acquisizione di dati e informazioni - 2.1.2 Elaborazione di analisi e interpretazione di dati - Diagramma di flusso logico della metodologia applicata alla fase analitica; 3. Fase sintetico-valutativa e metaprogettuale - 3.1 Fase sintetico-valutativa - 3.2 Fase valutativa - 3.3 Fase meta - progettuale - Diagramma di flusso logico della metodologia applicata alla fase sintetica; 4. Fase operativo-progettuale - 4.1 Fase analitico-conoscitiva - 4.2 Fase sintetico-valutativa - 4.3 Fase operativo-progettuale - Diagramma di flusso logico della metodologica applicata della fase operativa; 5. Fase tecnico-operativa Interventi di Retrofitting - 5.1 Spazi costruiti; 6. Strumenti di controllo dell'ecoefficienza e della qualità ambientale - 6.1 Linee guida strategico-progettualiin rapporto a: - 6.1.1 Assetto insediativo - 6.1.2 Manufatto architettonico - 6.1.3 Dispositivi tecnico-impiantistici; 7. Elaborati Grafici; 9. Aspetti applicativi e strumenti tecnico-operativi per la città diffusa A. Battisti; 10. Riqualificazione bioenergetica di comparti edificatori informali a bassa densità edilizia M. Strickner; 11. La progettazione eco-efficiente alla luce dei recenti dispositivi normativi a livello regionale e locale C. Brizioli; 12. Appendice Relazione botanico ecologica di La Storta; Allegati Riferimenti bibliografico e normativi; Siti web; Indice SALVATORE DIERNA, è Professore Ordinario di "Progettazione Ambientale" all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; presso la stessa Università è Presidente dell'Ateneo Federato SUAA (Ateneo Federato delle Scienze Umane delle Arti e dell'Ambiente), Direttore della Scuola di Specializzazione in "Beni Naturali e Territoriali", e componente del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in "Progettazione Ambientale". E' responsabile scientifico per il settore Architettura dei Programmi di Cooperazione Universitaria del Ministero AA.EE con le Università "A. Neto" (Angola) e "E. Mondlane" (Monzambico). Membro dello IAED (International Association for Environment Design), componente del CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile), di ABITA (Centro Interuniversitario in Architettura Bioecologica e Innovazione delle Tecnologie per l'Ambiente), del Centro Interuniversitario sulla Biodiversità, Fitosociologia ed Ecologia del Paesaggio e del gruppo di ricerca MAB (Man and Biosphere). Svolge attività di ricerca e di sperimentazione sui temi del progetto e del controllo delle trasformazioni ambientali svolgendo anche il ruolo di Responsabile del coordinamento scientifico nell'ambito di "Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale" PRIN, MIUR, e di responsabile in "Ricerche Ateneo dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Ha svolto Ricerche finanziate dal Ministero AA.EE, dal CNR-PF Edilizia, dal Ministero BB.AA.CC. e dalla Comunità Europea. FABRIZIO ORLANDI, è Professore Ordinario di "Tecnologia dell'Architettura" presso la Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" dell'USRoma "La Sapienza", è Direttore del Dipartimento ITACA, Industrial design, Tecnologie dell'Architettura e Cultura dell'Ambiente, Direttore del Master di II livello in " Architettura Bioecologica e Tecnologie sostenibili per l'ambiente", docente di Tecnologia dell'Architettura, di Tecnologia di Protezione e Ripristino Ambientale, docente nel Master di Ecologia del Paesaggio, docente presso la Scuola di Specializzazione in "Beni Naturali e Territoriali", componente del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in "Progettazione Ambientale" (Dipartimento ITACA), membro del Centro ABITA di Firenze, membro del Consiglio di Presidenza dello IAED (International Association for Environmental Design), del Comitato scientifico del CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo Sostenibile), dell'Istituto per l'Innovazione e Trasparenza nell'Affidamento e Gestione degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, componente del gruppo di Ricerca MAB (Man and Biosphere); membro del Consiglio scientifico di riviste del settore tra cui "Il Progetto dell'Abitare" e "Journal of Enviromental Design". Svolge studi e sperimentazioni con particolare riguardo al ruolo delle tecnologie nei processi di trasformazione dell'ambiente e del paesaggio, alle problematiche del progetto sostenibile e dell'ecoefficienza energetica e ambientale degli edifici e degli assetti costruiti, nell'ambito di programmi di ricerca finanziati dal CNR, MIUR, Min.BCAA e Comunità Europea.

Attendi...