Volendo scrivere sulla modellazione informatica, applicata all'architettura, la prima scelta che si deve operare è quella relativa al carattere più o meno teorico che si vuole dare al testo. Optando per una trattazione prettamente teorica, quella che non si addentra nella esposizione di uno specifico software, ma si limita a descrivere la rappresentazione informatica solo attraverso quelle tecniche comuni a tutti i programmi, si ha la possibilità di redigere un volume meno inficiato dalla rapida evoluzione chei mezzi informatici subiscono. Con un testo in tutto teorico, si possono fornire indicazioni indipendenti dal tempo e da prodotti commerciali; validequalsiasi sia il software (o la versione) utilizzato dal progettista. Di contro però, una scelta simile, non riesce a fornire al lettore lo strumento indispensabile per la redazione di un progetto: la conoscenza più o meno approfondita di un programma. Questo manuale, proponendosi come guida all'uso di software per la progettazione, tenta di offrire sia l'approccio teorico che quello pratico, quindi non si esime dalla descrizione dettagliata di alcuni programmi al momento disponibili. I tanti software per la progettazione, reperibili sul mercato, sono protagonisti di una continua e rapida evoluzione. L'alternarsi dinuove versioni, a volte troppo rapido o ingiustificato, trascina l'utente verso un "consumo" di programmi; rendendolo sempre curioso di provare le nuove soluzioni, ma al tempo stesso impossibilitato a un vero aggiornamento. Il risultato è che molti utenti si avventurano nell'adozione dell'ultima versione del software, per poi utilizzarla senza sfruttarne le nuove funzionalità. Questie videnti fattori giustificano appieno la redazione di un manuale dal carattere non solo teorico.