SOMMARIO: Restaurare il colore per restaurare la città e l'architettura Giuseppe Alberto Centauro; Valutazioni preventive agli interventi di restauro di manufatti archeologici allo stato di rudere Stefano Pulga; Il patrimonio architettonico in Nepal: tradizioni costruttive e di restauro Caterina Bonapace, Valerio Sestini; Al Manzifah (Oman) e Mareb (Yemen): due casi di insediamenti storici in abbandono, oggi allo stato di rudere Alessandro Gambuti; Il progetto di conservazione nel sito di Tell Mozan (Siria) Beatrice Landini e Marta Lorenzon; Culture di terra Silvana Gargiulo*, Dalida Vichi; Indagini archeologiche nelle Piazze Giovanni XXIII e Roncas in Aosta Gaetano de Gattis; Pietre di Bussoleno (Valle Susa, Piemonte) Laura Fiora, Massimo Rumiano; Il vetro per la protezione di reperti archeologici e opere d'arte Oscar De Lena; I resti dell'Abbazia di Melanico in territorio di Santa Croce di Magliano (Molise); Walter Santoro, Giuseppe Romagnoli; Nuovi rilievi all'ipogeo di S.Maria in Stelle in Valpantena Luigi Marino, Daniela Galante; Rischio e Vulnerabilità di un sito abbandonato. Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni Silvia Francioni; Le architetture dipinte di Paolo Gamba: capricci o dato storico? Nunzia Di Rienzo; La torbiera come ambiente conservativo Michele Mariani Negli anni accademici 2000-2001 Gruppi di ricerca delle Università di Firenze, Napoli e Torino hanno dato vita ad un progetto di ricerca sul Restauro Archeologico (Conservazione e manutenzione di manufatti edili allo stato di rudere) nell'ambito dei Programmi di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale- Questo, per alcuni aspetti, è la maturazione di un precedente progetto attivato negli anni accademici 1984-1987 quando Gruppi di Ricerca presso le Università di Bologna, Firenze, Napoli e Urbino avevano avviato un Programma di ricerca su Contributi alla definizione del "restauro archeologico", studi e ricerche preliminari. Applicazioni in aree campione. I risultati hanno promosso, negli anni successivi, altri programmi di ricerca che hanno consentito la raccolta di un vasto corpus di materiali d'archivio e bibliografico nonché la produzione di rilievi diagnostici specifici e, hanno suggerito nuovi orizzonti di indagine grazie anche a "lavori sul campo"