Per lungo tempo si è pensato che il genio artistico di Gustavo III si fosse limitato a rendere grande Stoccolma, e nessuno immaginava che il sovrano, "principe delle arti", avesse sensibilizzato al bello tutto il suo popolo. Testimoni dello splendore artistico della capitale, i pittori itineranti, i produttori e i tessitori di lino ne diffusero il gusto e lo stile nel mondo contadino, avviando la fioritura di una splendida corrente artistica. Dalla Lapponia alla Dalécarlia, passando per la regione dello Hälsingland, le fattorie, le chiese e gli edifici più nobili si arricchirono di affreschi a tema religioso, di dipinti naïf e lavorazioni artistiche in legno. Questa ricca tradizione popolare, rimasta nell'ombra per secoli e solo da poco venuta alla luce, svela autentiche meraviglie, che fanno della Svezia la più grande pinacoteca al mondo di arte rustica.