Code: 816924142119751
Publisher: Campanotto
Category: Fiction and literature
Ean13: 9788845618710
Pasian di Prato, 2025; br., pp. 112, cm 11,5x16. (Narrativa 15405).
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Ne Gli altri vedono il clown l'atto del guardare si fa sottile così come quella volontà di rappresentazione che da sempre è la cifra stilistica delle opere di Grandesso. Una volontà di rappresentazione che coincide con una sapiente costruzione narrativa, in cui mascheramento e rivelazione sono i poli nevralgici di un'opera in cui il tema dell'identità emerge ancora una volta in tutta la sua centralità e complessità. Si tratta di nove racconti, ambientati ai giorni nostri, reduci dalla pandemia e da quelle grandi e piccole tragedie collettive che sconvolgono gli scenari globali su cui si riflette in controluce il susseguirsi di tante piccole quotidianità, così ormai assuefatte al dramma o in balia dei piccoli grandi eventi contemporanei o personali, da imprimersi nella pagina in tutta la loro umana grandezza e tragica umanità. (...) È il clown, che vedono gli altri. Ma gli altri chi? Chi guardiamo veramente, chi siamo, come ci autodeterminiamo ad ogni incontro? Siamo quelli che riveliamo agli altri, o che crediamo di essere, in questo specchio che riflette e dissolve continuamente la nostra immagine, nello scorrere incessante di un treno che ha tappe e fermate prestabilite, un treno che scorre sui binari nella sua quotidiana abitudinarietà mentre culla e scandisce incontri, scambi di vite occasionali, percorsi che si incrociano per caso, nella fugacità di uno scompartimento, che si imprimono nella mente o che sfumano via, dimenticati e persi? (...) La scrittura di Grandesso è questa: colpisce e disarma, diverte e sconvolge, rivela e commuove, avvolge e tuttavia imprime una malinconia struggente, perennemente sospesa tra espressione realistica e tensione lirica. (...). (Dalla Prefazione di Laura D'Angelo).