È indubbio che l'evoluzione del paesaggio risulta essere strettamente legata alla trasgressione. Gli stessi paesaggi naturali sono caratterizzati da un equilibrio dinamico che ne assicura l'evoluzione attraverso mutazioni, spesso determinate da discontinuità: cambiamenti climatici, alterazioni genetiche, introduzione di nuove specie. In assenza di queste discontinuità, l'equilibrio, da dinamico diventerebbe statico, uno stato che è assimilabile alla morte. Nei paesaggi umani la trasgressione delle regole codificate nel tempo può essere, talvolta, necessaria per adeguarsi a nuove condizioni socio-economiche che determinano l'abbandono di vecchie pratiche. La trasgressione (il cui significato etimologico è andare oltre) è quindi paradossalmente necessaria per dare continuità alle tradizioni senza fermarle, per superare i limiti del conosciuto, per affrontare vittoriosamente difficoltà impreviste. La critica alle forme di piano che si richiamano al razionalismo e al determinismo, il legame fra trasgressione e creatività e il ruolo del gioco sono i tre cardini intorno ai quali si sviluppa il ragionamento dell'autrice. Alternata a questi tre grandi temi, si trova una attenta dissertazione su teorie e metodi di pianificazione, accompagnata da una ricca documentazione di casi di studio riferiti in particolare alla pianificazione e alla progettazione degli spazi aperti, che costituiscono il complemento più efficace alle riflessioni teoriche sviluppate nelle altre parti del libro. Contenuto: Presentazione di Biagio Cillo; Esordio Inizio arbitrario del discorso sulla pianificazione degli spazi aperti; Parte Prima PIANIFICARE: TECNICA O ARTE? Due culture a confronto; 1. Il valore delle regole. Pianificazione e ragione - 1.1 Regola e norma. Alcune definizioni - 1.2 Dominare la Natura. Le conquiste del metodo razionale - 1.3 Razionalità e razionalismo nella pianificazione del verde urbano - Causalità lineare e pianificazione: la città come sistema chiuso - Ruolo funzionale del verde e degli spazi aperti nella struttura della città moderna - Rischi della regola e pervicacia degli "amati pregiudizi"; 2. L'utilità della trasgressione. Pianificazione e invenzione - 2.1 Trasgressione e processo creativo - 2.2 Comprendere la Natura. Le suggestioni del paradigma complesso - 2.3 Ordine e disordine nella pianificazione degli spazi aperti - Complessità e pianificazione: la città come sistema aperto - Nuovi ruoli degli spazi aperti nella evoluzione della città moderna - Rischi della trasgressione e opportunità della nascita di una "terza pianificazione"; Bibliografi a prima parte; Parte Seconda IMMAGINI DAL MONDO DELLA SCIENZA; Modelli complessi per la pianificazione degli spazi aperti; 3. La Teoria Generale dei Sistemi - 3.1 Introduzione: dagli insiemi ai sistemi - 3.2 Le regole - Non linearità - Retroazione - Equifinalità - 3.3 Applicazioni: dal modello statico alla pianificazione sistemica - 3.4 Spazi aperti e strategia sistemica; 4. La Geometria Frattale - 4.1 Introduzione: geometria euclidea e geometria della natura - 4.2 Le regole - Dimensione frattale - Autosomiglianza interscalare - Autosomiglianza temporale - 4.3 Applicazioni: componente artistica della geometria frattale e potenzialità descrittive dei sistemi complessi - 4.4 Spazi aperti e strategia frattale; 5. La Teoria del Caos - 5.1 Introduzione: il naturale disordine delle cose - 5.2 Le regole - Sensitività alle condizioni iniziali - Il paradosso del tempo - Autorganizzazione - 5.3 Applicazioni: per una pianificazione creattiva ai confini della complessità - 5.4 Spazi aperti e strategia caotica; 6. Tradurre senza tradire: tre città a confronto - 6.1 Berlino oltre il muro. Ricostruire l'unità: ambiente e sviluppo nella città riunificata - 6.2 Lyon 2010. "Refaire la ville sur elle-meme": autosimilarità interscalare nella riqualificazione della città - 6.3 Rotterdam Waterstad 2035. "Learning from Rotterdam": organizzare la crisi a partire dall'acqua; Bibliografi a seconda parte; Parte Terza METTERSI IN GIOCO Regole e strategie per una urbanistica paesaggista; 7. Il gioco del piano tra competizione e azzardo - 7.1 Alcuni significati di gioco - 7.2 Il gioco come metafora del piano - 7.3 Giochi pericolosi - 7.4 Il paesaggio come piano del gioco; 8. Regole del gioco - Regola 1 Unità molteplice - Verso un'urbanistica paesaggista - Regola 2 Circolarità aperta - Dai circoli viziosi alle spirali evolutive - Regola 3 Sequenzialità evolutiva - Costruire spazi temporalizzati - Regola 4 Coerenza ricorsiva - Frattalità della dimensione paesistica - Regola 5 Specificità adattativa - La regola come caso particolare dell'applicazione - Regola 6 Identità sfuocata - Dal realistico al reale - Regola 7 Accoglienza attiva - Organizzare l'incertezza - Regola 8 Tolleranza responsabile - Lasciare gioco; 9. Strategie per vincere: essere efficaci oltre che efficienti - 9.1 Giocare alla boxe o giocare a judo - Strategia 1 Valutazione attenta - Strategia 2 Sfruttamento del "potenziale" Strategia - 3 Processo lento di trasformazione - Strategia 4 Pratica della non-azione - Strategia 5 Variabilità come modello: re-agire invece di agire; 10. Esplicare senza semplificare; Epilogo Fine (quasi) arbitraria del discorso sulla pianificazione degli spazi aperti in forma di dialogo; Bibliografi a terza parte; Riferimenti iconografici Silvia Mantovani, architetto, dottore di ricerca in Progettazione Paesistica, è professore a contratto di Pianifi cazione Territoriale e Protezione dal Rischio al Corso di Laurea in Ingegneria dell'Ambiente e delle Risorse dell'Università di Firenze. Presso la stessa Università ha conseguito il diploma di specializzazione in Architettura dei Giardini e Progettazione del Paesaggio. Svolge attività professionale e di ricerca nell'ambito della pianificazione degli spazi aperti e della valutazione di inserimento paesaggistico.