Il catalogo dell'esposizione romana analizza con saggi e schede una parte della collezione di Carmen Thyssen-Bornemisza - moglie del barone Hans Heinrich -, relativa ai dipinti del XIX e XX secolo. Una raccolta che, oltre agli artisti di portata storica, presenta opere di pittori dalla fama non ancora consolidata e con una particolare attenzione all'ambiente spagnolo, in omaggio certo alla nazionalità di Carmen Cervera, ma anche con l'intenzione di voler evidenziare un periodo artistico, collocabile tra Goya e Picasso, generalmente considerato di scarso rilievo. E dunque, dopo Goya, vengono presentate opere di Sorolla, Mir, Nonell, Casas, Zuloaga, Fortuny, riuniti nei capitoli dedicati a Goya e l'immagine romantica della Spagna e a Barcellona fin de siècle. All'arte americana dell'Ottocento è dedicata la sezione Dipingere l'Eden: Paesaggi americani, con opere di Bierstadt, Church, Heade. Sotto il titolo La scoperta del mondo rurale troviamo Corot, Daubigny, Jongkind, Van Gogh, Mauve. Tra gli impressionisti: Boudin, Monet, Pissarro, Renoir. Una sezione a parte è per Gauguin e il postimpressionismo, con opere tahitiane dell'artista caposcuola, e con opere di Bernard, Serusier, Denis. E infine, Il trionfo del colore: le prime avanguardie del XX secolo riunisce opere di Robert Delaunay, Kandinskij, Matisse, Vlaminck. Il volume presenta saggi di Tomàs Llorens, Felipe V. Garin Llombart, Guillermo Solana, schede critiche approfondite e apparati biografici.