La mostra riporta dopo 130 anni Fattori e i macchiaioli a San Godenzo, proprio in quei luoghi dove il pittore livornese soggiornò per alcuni anni ospite dell'amico Pierozzi e durante i quali trovò l'ispirazione per una delle sue opere più significative come appunto il "Mercato del bestiame a San Godenzo". 130 anni dopo la realizzazione di quell'opera, il Comune di San Godenzo torna ad ospitare Fattori con gli altri pittori macchiaioli e post - macchiaioli, in un'esposizione che nell'arco di un biennio, mostrerà nella sua interezza una tra le più interessanti e rigorose collezioni di pittura tra ottocento e novecento, obbiettivo primario per la mostra dei macchiaioli a San Godenzo. Una raccolta andata dispersa dopo la morte del proprietario e che, per l'occasione, è stato possibile riunire. Un corpus di opere di alta qualità pittorica nella mostra dei macchiaioli a San Godenzo, con punte di assoluta eccellenza, che rivelano la squisita sensibilità ed il gusto del collezionista. La mostra dei macchiaioli del 2010 che verrà inaugurata il prossimo 10 luglio a San Godenzo, ospiterà ben 77 opere e si aprirà con un richiamo alla pittura romantica ed accademica, per poi calarsi nel vero Fattori di quelle tavolette che danno il diritto di definirlo "l'ultimo grande pittore che abbia avuto l'Italia". E poi ancora Silvestro Lega, Telemaco Signorini, il pittore più estroso e colto del gruppo dei macchiaioli, Cristiano Banti, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca e molti altri tra i più significativi esponenti della macchia. A due anni di distanza dal grande successo della mostra su Pietro Annigoni, il Centro Culturale "Enrica Rainetti" di Castagno d'Andrea torna così ad ospitare un'altra splendida esposizione, unica in Toscana, quella dei macchiaioli a San Godenzo, oltre a quella che si svolgerà a Montepulciano, curata ancora dall'Avvocato Giuseppe Figna e realizzata grazie allo sforzo del Comune di San Godenzo che continua a puntare sulla cultura riuscendo a portare grandi mostre, come tale è quella dei macchiaioli a San Godenzo, fuori dai consueti circuiti. In questo primo anno, spiega Figna, verrà presentata ai visitatori la pittura dei macchiaioli a San Godenzo con opere significative ed importanti dei principali caposcuola ed esempi di tutte le tecniche dagli stessi usate, documentando il percorso di ciascun artista. Il prossimo anno invece saranno esposte a nella mostra dei macchiaioli a San Godenzo le opere dei macchiaioli di seconda generazione, dei post - macchiaioli e dei più importanti artisti della Scuola Labronica offrendo così, nel biennio, una panoramica esaustiva sulla pittura toscana del secondo ottocento con oltre cinquanta dei migliori e più famosi artisti rappresentati". Per l'occasione è stato inoltre realizzato un catalogo, unico per il biennio, di circa 300 pagine con la riproduzione di tutte le opere, una prolusione del Prof. Vittorio Quercioli, un saggio della Dott.ssa La Rossa sul quadro di Fattori "Mercato del bestiame a San Godenzo", una presentazione della mostra dei Macchiaioli a San Godenzo da parte del curatore e le memorie lasciate dal collezionista. Un testo semplice che consentirà anche ai non esperti di avvicinarsi alla storia dell'arte toscana del XIX secolo fornendo un innovativo strumento di consultazione e di informazione.