Nell'arco di dieci anni Giorgia Fiorio ha realizzato una serie di reportage sulle comunità chiuse di uomini in regioni del mondo tanto diverse, quali la Russia, gli Stati Uniti, la Spagna, i mari del nord. Seguendo lo svolgimento quotidiano della loro esistenza ne ha condiviso l'intensità, cogliendone la fatica, lo struggimento e anche le incertezze. Ogni reportage è divenuto materia di un libro. Oggi, alla luce di un'analisi differente, più distaccata, rispetto al lavoro compiuto, "Uomini" non rappresenta un compendio delle precedenti monografie sulle comunità maschili. L'autrice propone, infatti, una riflessione più personale, che si distacca dall'intento puramente documentaristico della fotografia del reale.