Il progetto ben pensato è quello che consente una facile percezione del prodotto, ma il suo valore non è legato a quello dell'oggetto. Il prodotto è una esemplificazione delle potenzialità del progetto, delle sue finalità ed implicazioni sociali e non può sottrarsi dal mantenersi costantemente in linea con le esigenze di evoluzione d'uso. Ma non si può iniziare a scrivere una lingua senza riconoscerne i singoli caratteri, oggi come ieri, come già evidenziato nel XVII secolo da Galileo Galilei: "non si può intendere se prima non si impara a intendere la lingua, e conoscer i caratteri ne' quali è scritto". Caratteri alfabetici, ideogrammatici o distintivi, costituenti grammaticali2 fondamentali per comprendersi e connettersi. Così l'azione del progettare non può avere luogo se non si riconoscono all'interno dell'intero processo le singole problematiche che ne compongono l'aspetto finale sia nella sua parte materiale sia in quella immateriale. Leggere il progetto nelle singole cose che ci circondano è una delle pratiche idonee a sviluppare capacità critiche di un personalizzabile processo scomposto. Questo volume è il risultato di una serie di riflessioni personali, tratte da lezioni, conferenze, scritti, elaborati negli anni e talvolta già sviluppati su riviste di settore, riadattati ed ampliati allo scopo di approfondire ed offrire in una forma divulgativa seppur critica, alcune delle tematiche che oggi vengono considerate portanti nella discussione sull'evoluzione del fare progetto