Quando con Roberta, abbiamo iniziato ad immaginare questo volume che intende documentare una selezione di opere legate al 2006/2007 e gli attivi movimenti progettuali in progress che lo circumnavigano, tutto è stato chiaro da subito. Volevamo realizzare un "non libro", una quantità densa di contenuto visivo, un omaggio alla reale percezione dell'architettura, un insieme segnico ipercomunicativo e libero da ogni stereotipo sintattico. Immagini evocative che rappresentano dei frammenti di quanto ho creato tridimensionalmente e Roberta graficamente, si miscelano in queste pagine senza soluzione di continuità narrando una storia emozionante connessa al quotidiano fare che caratterizza la nostra vita e quella di Cesar che per noi rappresenta il progetto più strepitoso, più amato, più desiderato. Si tratta di un "non libro" pieno di amore, di entusiasmo, di verità, di pragmaticità che intende valorizzare: il magico rapporto con le intelligenti committenze; il peculiare approccio connesso all'esaltazione sensoriale, alla scoperta, al sogno; la quotidiana volontà di cercare il superamento, in ogni attimo della nostra vita, delle barriere del conosciuto per avvicinarci ad un futuro visivo e contenutistico altro. È un "non libro" che parla di ibridazione, contaminazione, di eccellenza, di meraviglia, di stupore, di progetto antimimetico innamorato. È un "non libro" che testimonia: fare architettura significa progettare per qualificare la vita dell'uomo.