Gli Ori editori contemporanei ha pubblicato un volume sulla manifattura tabacchi di Monteroni d'Arbia (Siena). Attraverso le fotografie di Carlo Vigni si può magicamente ripercorrere la storia di questo emblematico edificio e si possono recuperare le atmosfere che hanno caratterizzato la vita di questa antica Tabaccaia oggi ridotta a reperto di archeologia industriale. Jacopo Armini nel suo testo spiega che il libro «arriva a pochi mesi dalla chiusura definitiva della fase produttiva dello stabilimento, avvenuta nel settembre 2005, e che quindi nasce con l'intento di non disperdere quella memoria che vive nelle persone ma che è anche penetrata nelle mura e nei mattoni del grande edificio che ne è stato testimone». Dalle fotografie di Vigni traspare la sensazione di solitudine e di malinconico distacco caratteristico dei luoghi abbandonati, dove la sedimentazione del tempo è evidente e dove paiono ancora aleggiare gli afflati acri di tabacco, i fruscii e i ritmici gesti del lavoro quotidiano che hanno costituito un momento molto significativo della civiltà della Val d'Arbia. Augusto Mazzini sottolinea come le fotografie di Vigni mettano in evidenza «dettagli, piccoli ambienti, anfratti irti di bastoni, gli essiccatoi [che] rimandano al lavoro cessato non da molto, rilevandone aspetti diciamo così moderni: gli impianti, i manometri, la segnaletica; e arcaici: le porticine, fotogenici ammassi di bastoni chiaramente innocui o campagnoli. O modesti ufficietti, un caminetto, la porta con sopra una madonna, una vetrinetta, un tavolo con sopra una scura bottiglia vuota: come una povera cucina di campagna».