Codice: 101662846582291
Editore: Aracne
Categoria: Architettura
Ean13: 9788854870116
Roma, 2014; br., pp. 384, ill., cm 17x24.
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Si tratta di una serie di articoli, foto e disegni che mettono in dubbio la fama, dal punto di vista edilizio e urbanistico, di Milano come città ben amministrata, rivelando una serie di approcci errati al problema della trasformazione della città esistente e all'integrazione con il nuovo. Così mentre da una parte i grandi Nuovi Interventi sono concepiti come isole a sé stanti e non integrati con la città esistente, con uno stile internazionale senza "continuità" col tessuto milanese, dall'altra abbiamo: piazze snaturate dall'Arredo Urbano, parcheggi interrati che contraddicono la loro funzione, provvedimenti e gestioni amministrative sconclusionate su loft e sottotetti, ruderi di guerra in pieno centro, sottovalutazione dei monumenti come lettura della storia della città, disprezzo per le infrastrutture di buon disegno, esasperante lentezza nella approvazione dei Piani Esecutivi privati e tanti piccoli sciatti interventi non degni di una ricca città. Come diceva l'arch. De Finetti, che ha lavorato a Milano fino agli anni Cinquanta, la città ha spesso avuto una classe politica di poca cultura, che però non è stata mai aiutata dalla struttura tecnico-amministrativa comunale che avrebbe dovuto invece supportarla. Questi argomenti, scritti in linguaggio comprensibile anche ai lettori non specializzati, possono far capire perché autorevoli personaggi nei campi della moda, dell'architettura e della fotografia abbiano detto che Milano è una brutta città.